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TRE CONSIGLI PER CHI INIZIA

Forum PESCA CON LA MOSCA TRE CONSIGLI PER CHI INIZIA

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    ^FLY^

    @fly

    Amministratore del forum

    [size=30pt]E ora dove vado a pescare?[/size]

    Questo interrogativo se lo pongono sia l'autodidatta sia il neo-pescatore che ha appena imparato a lanciare seguendo i consigli di qualche amico più esperto.
    Vorrei consigliare il "neo-moscaiolo" di usare il metodo di auto-eliminazione delle difficoltà.
    La prima cosa da fare, se si è già dei pescatori tradizionali, è quella di ritornare negli stessi posti di pesca che si è soliti frequentare; non ha importanza se si possono insidiare solo cavedani o altri pesci "meno nobili"; l'importante è eliminare il fattore "posto nuovo". Pescando in acque che si conoscono ci si orienterà più o meno a colpo sicuro; è più facile individuare dove si trova il pesce, si dovrà però scartare per questioni tecniche certe zone che magari con altri metodi di pesca sono redditizie ma con la [c]pesca a mosca [/c] no; per esempio: non si pescherà nei buconi molto profondi o sulle grandi correnti veloci, si cercherà invece di sfruttare quelle zone con acqua bassa dove, oltre tutto, di solito il pescatore tradizionale non pesca e dove invece ci sono delle sorprese inaspettate e produttive. Questo è il primo consiglio, che elimina una difficoltà.
    La seconda difficoltà è quella di imparare a seguire visivamente la propria mosca artificiale posata sull'acqua. Nei primissimi tempi si può anche far fatica nel individuare subito, appena eseguito il lancio, dove si è posata la mosca e ne consegue che se per caso, mentre l'occhio sta ancora cercando dov'è andata a finire questa benedetta mosca , il pesce cerchi di afferrarla con una bollata, si è presi alla sprovvista e si manca la ferrata. Perciò nelle prime uscite di pesca si usi una mosca che galleggi bene e che si veda bene; per esempio, tutte le cosiddette "[c]palmer[/c]" . (vedi foto sotto)
    Consiglio per i primissimi tempi la tecnica della mosca secca perchè ritengo che sia la più utile a far capire lìinsieme delle azioni della pesca a mosca in generale. Quando si capirà e si vedrà bene quello che succede nel lancio, nel tragitto dell'esca, nella presa di questa da parte del pesce, nella ferrata e nel recupero, solo allora si potranno mettere in atto le altre varianti della pesca a mosca (sommersa ninfa o streamer) che non sono certamente più facili della [c]mosca secca [/c] ma, per il fatto che parte dell'azione si svolge sott'acqua, impediscono di notare nei primi tempi tutte le sfumature che rivelano il comportamento del pesce. A meno di accettare  di pescare con un'esca che lavori sott'acqua e sperare che il pesce attacchi da solo, ma questa no è la pesca a mosca.
    La terza difficoltà che si può eliminare è un po' dura da digerire, ma è necessaria: quando si decide di andare a pescare a mosca si porti la sola attrezzatura da mosca e basta, si lasciano a casa tutti gli attrezzi per le altre tecniche di pesca altrimenti si farà uno degli errori più grossolani; mi spiego meglio: di solito, presi dal sacro fuoco e dalla novità, si arriva, magari di primo mattino, sul luogo di pesca, si monta la canna da mosca e si comincia fiduciosi a pescare. Dopo un'oretta di "sbacchettamento" tutto tace, neanche un pesce, niente, zero assoluto: di solito si smonta la canna , si prende la "bolognese" o quella da cucchiaino e via; facendo così non si imparerà mai a pescare a mosca e se durante la giornata, dopo quella prima ora di tentativi, i pesci insettivori "entrano in attività", in quel momento si è impreparati, non si ha l'attrezzatura da mosca pronta e si perde un'occasione che potrebbe far prendere confidenza col nuovo sistema di pescare. Ripeto, quindi, se si decide di andare a pescare a mosca, si porti solo l'attrezzatura da mosca.

    Queste sono tre soluzioni che facilitano il primo contatto con la pesca a mosca.
    Si tenga presente che nei primi tempi è il pescatore che sbaglia, e quasi per assurdo, fa di tutto per non catturare il pesce; si pensi solo ai movimenti maldestri che si faranno le prime volte durante i lanci, gli aggrovigliamenti, la perdita di mosche agganciate sulle piante, lo sbatacchiamento della coda di topo sull'acqua che farà scappare anche quella trotella ingenua  e volenterosa che era rimasta là fiduciosa quasi per farsi prendere. Questo è lo scotto che si deve pagare in principio e che abbiamo pagato tutti per diventare pescatori a mosca. Poi arriveranno le soddisfazioni.

    AM_Palmer_bicolor.jpg

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