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Surfcasting – Catture di SurfMaster76

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  • E caspitina!!! E' normale che non prendo mai niente, peschi tutto tu!!ihih ovviamente scherzo!!! >s<calabria>s<

    Grande Luigi continua cosi!
    Magari se tiriamo (tiri più che altro :D) fuori tutti i serra cominceranno ad aumentare le spigole!!!!

    09/11/2012. Sulla sabbia sono ancora evidenti i residui della forte mareggiata di Scirocco della scorsa settimana, una mareggiata così potente da riuscire a rimodellare i lineamenti della battigia, e non solo. Per fortuna, i venti che hanno spirato da Nord in questi ultimi giorni, hanno ripulito il Mare dai banchi di alghe portati a riva dalle onde e che rendevano difficoltosa, se non quasi del tutto impossibile, la pescata. La temperatura dell’acqua piuttosto bassa ci fa escludere sin da subito la presenza del pesce serra,  poiché è risaputo che questo fantastico predatore predilige temperature più miti per avvicinarsi a riva, ma non ci perdiamo d’animo in quanto, al suo posto, potremmo sempre incontrare la spigola. Così, dopo aver scelto la nostra postazione, ci apprestiamo a montare l’attrezzatura e lanciare in acqua le nostre esche.
    Naturalmente la mia GREYS è deputata alla pesca con il trancio, mentre la Black Fury  è configurata per la pesca con esche standard come bibi, americano e coreano.  Le mormore sembrano gradire il pasto, ma grazie agli ami beak del n. 4, molte vengono liberate vive e vegete: soltanto cinque pezzi a testa verranno a casa con noi perché hanno ingoiato l’amo.

    La serata scorre tranquilla e la compagnia del mio amico di “vecchia data” Mino (Soldier71) rende meno pungente il freddo che va ad aumentare con il passare delle ore.
    E’ quasi mezzanotte quando avviene l’attacco sul mio trancio di cefalo, ma escludo si tratti di un serra perché, mentre recupero, sento soltanto un peso costante, senza alcuna sfuriata o salto acrobatico. Sono convinto si tratti di una bella spigola sin quando, proprio negli ultimi metri, il “pesce” compie un paio di piroette fuori dall’acqua poco prima di essere spiaggiato: un serra da 2,3kg. Viste le condizioni meteomarine non ci avrei scommesso un centesimo sulla cattura di quel serra, ma si sa, a pesca la “sorpresa” è sempre in agguato.

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    Poco dopo la cattura del serra, l’ascensore posto sulla Black Fury scivola di colpo sulla sabbia, indicandomi che qualche pesce ha gradito il bibi e sta puntando a riva. In questi casi la ferrata dev’essere quanto più repentina possibile perché è molto facile che la preda riesca a slamarsi. Inizio a recuperare molto velocemente per eliminare il bando sin quando sento le prime resistenze del pesce, che tuttavia riesco a spiaggiare senza particolari problemi e con grande piacere scopro che si tratta di una mormora di buone dimensioni.

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    Non passano che una manciata di minuti dalla cattura di questa bella mormora che anche Mino, dopo un concitato recupero, riesce a spiaggiare un pesce serra delle stesse dimensioni del mio.

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    La serata si concluderà di li a poco con ottimo bottino: due serra da 2,3Kg e dieci mormore di cui due intorno ai 400 grammi. Sicuramente una di quelle serate da ricordare!!!

    21/06/2013. Cielo limpido, mare forza olio e la “super Luna” prevista per la serata sono i fattori che mi spingono a fare una cospicua scorta di bibi, poiché si sa, in questo periodo tali condizioni sono le più propizie per insidiare la Regina degli Sparidi: l’orata. Arrivo in spiaggia intorno alle 22.00 e, come immaginavo, noto che in acqua ci sono ancora gruppi di bagnanti chiassosi, tant’è che per trovare un po’ di “pace”, sono costretto a camminare non poco prima di raggiungere la mia postazione; quì mi appresto a preparare le due canne: la GRX che, come al solito, viene impiegata per la pesca del pesce serra con il trancio di cefalo, e la gloriosa Black Fury. Su quest’ultima decido di utilizzare un mini trave da 15cm con un terminale da 2mt in fluorocarbon dello 0,20 ed un amo Tecnofish Reflex del n. 4 a becco d’aquila innescato, ovviamente, con un bibi di medie dimensioni.

    Per alleggerire l’attesa scambio quattro chiacchiere con il guardiano dello stabilimento balneare alla mia destra, ma stando sempre attento a cogliere i segnali inviati dagli ascensori posti sulle mie canne. Sono circa le 23.00, quando mi accorgo che il segnalatore della Black Fury, inizialmente posizionato ad una ventina di centimetri da terra, è sceso sino a toccare la sabbia. Non avendo visto quali movimenti abbia compiuto e da quanto si trovi in quella condizione, non perdo tempo ed inizio il recupero, dando dapprima una decisa ferrata, alla quale il “pesce” risponde con due vigorose testate, tanto per farmi capire di che pasta è fatto.

    Spero sin da subito che si tratti di un’orata di dimensioni dignitose, e pian piano questa speranza si trasforma in certezza visto che le testate continuano a susseguirsi senza tregua. Quando ormai è quasi fatta, la mia preda inizia a puntare verso una boa di delimitazione posta alla mia destra, ma aumentando leggermente la velocità del recupero riesco a trattenerla in linea parallela alla battigia.
    Finalmente ci siamo: eccola, stremata, distesa su di un fianco con la sua livrea argentea che risplende al cospetto della Luna, una bella orata da 1,1Kg.

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    Dopo circa un’ora dal primo "strike", l’ascensore della Black Fury ha un altro sussulto, ma stavolta si tratta di una mormora da 250gr, che ha gradito il bibi.

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    Dopo queste due catture, tutto si è fermato, probabilmente a causa della presenza di serra nelle vicinanze, ma il mio trancio non è stato minimamente preso di mira.

    Ad ogni modo, un’altra bella serata da ricordare.

    Grande Luigi! bell oratonaaaaa.  numero 1 numero 1

    Noi ne abbiamo presa solo una da mezzo chilo, ma a rockfishing. A che distanza pensi pascoli un'orata di quelle dimensioni? l hai intercettata bella lontana? inoltre non credevo che un bel bibi in estate fosse così catturante per le orate,sai?

    Vincenzo

    Grazie Vincè …  <xcalabria>x<

    Se non erro, l'orata mangiò sulla media distanza, ma non saprei quantificare a quanti metri dalla battigia. Ricordo però che quello fu' uno dei primi lanci di quella magnifica serata quindi, dal momento che per abitudine ad inizio pescata cerco di sondare il sotto costa, di sicuro non ero molto distante dalla riva.
    Tuttavia, per quella che è la mia minima esperienza, ritengo che non esista una regola matematica che metta in relazione le dimensioni dell'orata con la distanza di pascolo; tanto per farti un esempio, ho visto pescare orate da 1,5Kg, ed oltre, a venti metri dalla riva e ne ho pescate da 800gr lanciando a tutta forza!!!
    La maggior parte delle orate che ho pescato, hanno gradito il bibi; qualcuna ha preferito l'americano, ma a mio avviso il bibi, almeno dalle nostre parti, ha una marcia in più.
    Probabilmente, tra gli anellidi, è quello che associa una più alta visibilità (essendo violaceo e talvolta biancastro) ad una maggiore quantità di liquido rilasciato, e di conseguenza in grado di esercitare sia un'attrazione visiva che olfattiva. Un'altra caratteristica da non sottovalutare è la sua resistenza agli attacchi della minutaglia e quindi una maggiore permanenza sui nostri ami in attesa del pesce che stiamo cercando.
    In tutti questi anni, ho notato che il bibi è gradito, oltre che dall'orata, anche da spigole, mormore e saraghi, pertanto quando mi reco a pesca non me lo faccio mai mancare …  <xcalabria>x<

    numero 1

    Surf, credo proprio che tu abbia ragione, il bibi altro che abbastanza economico come verme è assai utilizzato. Conosco un vecchio pescatore che un giorno mi disse che se la Malota non c'è, il Bibi ti salva.

    Ti dirò, domenica sono nel salento ..  vorrei andare a pesca con alcuni amici presso la Baia Verde e mi porto un pò di bibi con me .. assieme al trancio di cefalo, fedele compagno, ma di tanti cappotti purtroppo. So di molti serra in giro, pensa che ad Alimini st estate ci ho anche nuotato assieme e loro erano tuttaltro che impauriti. Pensi che una puntatina in quell'arenile sia un posto dove insidiarli in questo periodo? ..sai, fra turisti, sporcizia etc non ho idea di cosa mi aspetta

    Vince

    Ciao Vincenzo, in questo periodo preferisco stare alla larga dalla Baia Verde perché di notte la spiaggia diventa una discoteca a cielo aperto, invasa da orde di giovani festosi che affollano i numerosi Lidi presenti. Sicuramente l'arenile di Laghi Alimini, essendo più esteso, offre maggiori possibilità di trovare una zona tranquilla, al riparo dai turisti. Alcuni amici che praticano la pesca in apnea mi hanno informato di grossi serra avvistati al largo, ma non ho notizie di esemplari pescati dalla spiaggia …
    Provaci e poi fammi sapere …  numero 1

    30/08/2013. Erano mesi che attendevo una serata come questa, e finalmente è arrivata!!! Chi ha pescato almeno un serra sa bene cosa si prova a confrontarsi con questo magnifico predatore che non ammette errori. Bisogna avere una buona dose di sangue freddo, concentrazione e soprattutto, augurarsi che la montatura riesca a contenere la prorompente forza di questo straordinario combattente.

    Sono mesi che ci chiediamo che fine abbiano fatto i serra, e proprio mentre ce lo stiamo chiedendo per l’ennesima volta, una frizione incomincia a gracchiare; io ed il mio amico Mino ci guardiamo per un attimo e poi lui esclama: “Luì, la canna …”, indicando con la mano la mia GRX. Mi volto di scatto e vedo il segnalatore risalire: finalmente. Scatto in piedi e mi fiondo sulla canna, carico di adrenalina, pregustando con la mente ciò che mi aspetta; il serra ha una forza incredibile, tanto che sono costretto ad allentare leggermente la frizione per farlo sfogare un po’, facendo attenzione a mantenere la lenza sempre in tensione per evitare che possa slamarsi. Corre come un forsennato, salta diverse volte fuori dall’acqua con un vigore impressionante, e per non avere brutte sorprese proprio negli ultimi metri, decido di bloccare il mulinello ed indietreggiare per trascinarlo sulla battigia. Ad occhio e croce ne stimo il peso intorno ai due chili e mezzo, ma a giudicare dalla sua forza, avrei detto almeno il doppio. Ad ogni modo, un esemplare di tutto rispetto che potrebbe non essere il solo, quindi senza perdere tempo innesco un nuovo “salsicciotto”, e come già fatto anche in precedenza, inserisco al suo interno il polistirolo e le interiora del cefalo, per rendere il boccone ancora più appetitoso.

    Poco dopo anche il segnalatore posto sulla Black Fury ha un sussulto: una bella mormora ha gradito il bibi innescato su un amo del n.4 a becco d’aquila. Il calamento utilizzato su questa canna è il classico pater-noster e la mormora ha mangiato sul terminale lungo posto in basso.

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    Altre mormore più piccole vengono slamate e liberate in mare sinché, verso le 2.30, anche Mino fa strike con una bella orata. 

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    Continuiamo a pescare sino all’alba senza ulteriori catture, tuttavia contenti per la bella serata trascorsa in spiaggia nonché per il buon risultato ottenuto da entrambi. Giunto a casa, dopo aver lavato accuratamente canne e mulinelli, sono curioso di conoscere il peso dei miei due pesci: il serra 2,7Kg, mentre la mormora 400gr. Meglio di così non poteva andare!!!

    Complimentoni  numero 1 ùùooiuuy
    veramente un bel pesciolino come mai hai preferito l'esca morta al vivo?

    Ciao matfra,
    personalmente preferisco utilizzare il trancio al posto del vivo poiché, pescando principalmente di notte, ritengo che il richiamo olfattivo abbia maggiori probabilità di successo rispetto all'effetto visivo. Un trancio di cefalo, di generose dimensioni, rivoltato e sgallato, a mio avviso, rappresenta un richiamo fortissimo per i predatori nei paraggi. L'utilizzo della teleferica, nelle mie zone, sarebbe problematico a causa del dolce degrado della spiaggia; pensa che in alcuni punti puoi camminare anche cento metri prima di trovare un metro di fondale!!!
    Per questi motivi utilizzo il vivo soltanto quando vado a pesca dagli scogli e soprattutto per insidiare lampughe e leccie.

    Ciao Luigi,
    o ti dovremmo chiamare Mr. Serra ormai???? Complimentoni veramente!!! numero 1

    Ti dovevo aggiornare sulla nostra uscita di Domenica agli Alimini: ti posso solo dire che siamo tornati a casa senza nulla di rilevante nel secchiello e tante esche rimaste intatte. Avevo due tranci di cefalo fresco anch'io fra i 40 e 60 metri da riva e nonostante abbiamo visto saltare i cefaletti parallelamente alla battigia, non siamo riusciti ad allamare neanche mezzo Serra… Il mare era piatto con un venticello calmo calmo da Nord Ovest e una timida pioggerellina .. Niente, non riuscirò mai a prenderlo sto serraccio maledetto. Tu dove stato? Zona Sud Salento?

    Complimentoni ancora!!!

    Vincenzo Ziototon

    Qualcuno mi sa dire perchè non trovo più i post  coni quali avevo iniziato a partecipare alla discussione interagendo con SurMaster76, sempre prodigo di consigli.

    Quote:
    Qualcuno mi sa dire perchè non trovo più i post  coni quali avevo iniziato a partecipare alla discussione interagendo con SurMaster76, sempre prodigo di consigli.

    la discussione sul terminale per il serra e sulla realizzazione del trancio è stata spostata e prosegue qua:

    Ami e finale per serra. Consigli e foto post-attacco.

    Quote:
    Ti dovevo aggiornare sulla nostra uscita di Domenica agli Alimini: ti posso solo dire che siamo tornati a casa senza nulla di rilevante nel secchiello e tante esche rimaste intatte. Avevo due tranci di cefalo fresco anch'io fra i 40 e 60 metri da riva e nonostante abbiamo visto saltare i cefaletti parallelamente alla battigia, non siamo riusciti ad allamare neanche mezzo Serra… Il mare era piatto con un venticello calmo calmo da Nord Ovest e una timida pioggerellina .. Niente, non riuscirò mai a prenderlo sto serraccio maledetto.

    Ciao Vincenzo, comprendo benissimo il tuo rammarico, ma come più volte abbiamo detto, nella pesca non esistono regole fisse. Capita a tutti di andare a pesca con le migliori condizioni per tentare di allamare quella determinata specie di pesci, ma di tornare a casa con il secchio vuoto; per fortuna succede anche il contrario ed è proprio in quelle situazioni che non dobbiamo trovarci impreparati. Ricordo uno degli ultimi serra presi l'anno scorso da un mio caro amico: Dicembre, mare mosso per scaduta di scirocco e discreta presenza di alghe … serra da oltre 5kg!!! In quelle condizioni era quasi impossibile sperare in un esemplare di quella stazza, ed invece … la sorpresa è sempre dietro l'angolo.
    Insisti con il trancio e non demoralizzarti, prima o poi lo strike arriverà …  numero 1

    Quote:
    Tu dove stato? Zona Sud Salento?

    Pescoluse.

    Quando si parla di granchi che divorano le nostre esche, talvolta tagliandoci i terminali, pensiamo sempre al comunissimo granchio di sabbia tanto caro alle orate, mentre la scorsa notte ho potuto constatare che il litorale è sempre più popolato da specie non propriamente mediterranee.
    Il granchio reale che è venuto ad assaggiare il mio trancio di cefalo ne è la dimostrazione.

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    A quanto pare, il granchio reale, detto anche granchio blu per via della colorazione delle zampe, vive nell'Oceano Atlantico e pare sia stato immesso nel mediterraneo trasportato dalle grandi navi mercantili che fanno la spola tra gli Stati Uniti e le nostre coste.

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    Questo granchio aveva una grande forza nelle chele, tant'è che per poterlo staccare dal trancio ho dovuto faticare non poco, servendomi di due pinze a becco lungo e facendo molta attenzione per evitare che potesse colpirmi. Il suo carapace, largo ben 20 centimetri, sembrava uscito da un film di fantascienza, con numerosi piccoli aculei disseminati su tutto il corpo e due laterali, più lunghi e molto aguzzi.
    E' il primo esemplare di questa specie che mi capita di incontrare dal vivo e, a dire il vero, non immaginavo che questi mostriciattoli potessero scorrazzare così vicini alla riva.

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