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    … questo di Galan è un decreto ministeriale e nell'ordinamento giuridico italiano il decreto ministeriale è un atto amministrativo non avente forza di legge. Come dice la giurisprudenza il decreto ministeriale può rivestire il carattere di fonte normativa secondaria.

    mi hai fatto nascere i dubbi, sono andato a rinfrescare le mie memorie ed ho tirato queste conclusioni: il d.m. ha la caratteristica di 'regolamentare' un dispositivo di legge (di solito parlamentare) che rimetta esplicitamente ad uno o più ministri la capacità di attuazione… in questo caso si possono ravvisare:
    – l'incompetenza in materia di censimento (che dovrebbe risalire al Min. per la tutella dell'Ambiente e del Mare),
    – l'inconsistenza di applicazione (in assenza di una norma 'a monte'),
    – l'abuso di potere per il costo dei controlli che vanno a gravare sul bilancio dello Stato
    (per favore non facciamo arrabbiare Tremonti che poi se la prende con i contribuenti),
    – per finire la faccia tosta di chi ha definito 'permesso gratuito triennale' un'autodenucia (volontaria, quindi comunque non tassabile) non prevista nè autorizzata da una qualsiasi legge dello Stato… spero di essere stato chiaro e sono disponibile a discutere e rielaborare ogni punto…  >v<calabria>v<

    Scusate, a questo punto se ho capito bene da quello che tu e serra dite, i controlli vengono effettuati su che base? cioè, viene effettuato il controllo se hai aderito o meno ad un sondaggio?…. e a che titolo l'eventuale sansione……onestamente…….sono un pò confuso….. calabria3
    Attendo di seguire lo sviluppo della vicenda…sarei curioso di vedere che succede se si viene fermati senza censimento e come verrebbe impostato l'eventuale "verbale"……..

    Un solo dubbio, quale organo competente è tenuto ad effettuare i controlli (guardia costiera, guardia di finanzia nucleo ambientale ecc.), visto che chi non ha effettuato la registrazione e viene sottoposto a controllo, ha tempo 10 giorni per mettersi in regola e poi esibire il tutto alla sezione della capitaneria di porto competente? Il dubbio mi sorge anche sulle guardie eco-zoofile, possono loro effettuare tale controllo?

    1

    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Quote:

    Quote:
    … questo di Galan è un decreto ministeriale e nell'ordinamento giuridico italiano il decreto ministeriale è un atto amministrativo non avente forza di legge. Come dice la giurisprudenza il decreto ministeriale può rivestire il carattere di fonte normativa secondaria.

    mi hai fatto nascere i dubbi, sono andato a rinfrescare le mie memorie ed ho tirato queste conclusioni: il d.m. ha la caratteristica di 'regolamentare' un dispositivo di legge (di solito parlamentare) che rimetta esplicitamente ad uno o più ministri la capacità di attuazione… in questo caso si possono ravvisare:
    – l'incompetenza in materia di censimento (che dovrebbe risalire al Min. per la tutella dell'Ambiente e del Mare),
    – l'inconsistenza di applicazione (in assenza di una norma 'a monte'),
    – l'abuso di potere per il costo dei controlli che vanno a gravare sul bilancio dello Stato
    (per favore non facciamo arrabbiare Tremonti che poi se la prende con i contribuenti),
    – per finire la faccia tosta di chi ha definito 'permesso gratuito triennale' un'autodenucia (volontaria, quindi comunque non tassabile) non prevista nè autorizzata da una qualsiasi legge dello Stato… spero di essere stato chiaro e sono disponibile a discutere e rielaborare ogni punto…  >v<calabria>v<

    Ciao Nicola,
    adesso capisco perché in Italia gli avvocati si fanno un sacco di soldi: la gente è costretta a rivolgersi a loro anche solo per cercare di capire di che cavolo si sta parlando <xcalabria>x<
    Io infatti non ci ho capito nulla: il decreto Galan è valido o no? E' abusivo o no?
    Se non è abusivo, quali sono gli organi competenti che sono autorizzati a fare i controlli? P.e. le 'guardie volontarie' (mi scuso per il termine improprio, ma tanto per capirci) possono fare questi controlli?

    Quote:
    Un solo dubbio, quale organo competente è tenuto ad effettuare i controlli (guardia costiera, guardia di finanzia nucleo ambientale ecc.), visto che chi non ha effettuato la registrazione e viene sottoposto a controllo, ha tempo 10 giorni per mettersi in regola e poi esibire il tutto alla sezione della capitaneria di porto competente? Il dubbio mi sorge anche sulle guardie eco-zoofile, possono loro effettuare tale controllo?

    Inserisco il Decreto Ministeriale n. 0010988 del 6/12/2010
    All'articolo 2 del presente Decreto non si parla di Capitaneria di Porto, bensi di "autorità che ha effettuato il controllo". Se il controllo viene effettuato dai Carabinieri ….l'eventuale attestazione dell'avvenuta registrazione va presentata alla caserma di riferimento. Cosi nel caso della Guardia di Finanza, Capitaneria, Polizia ..ecc

    Quote:
    … il decreto Galan è valido o no? E' abusivo o no?

    e chi lo sa? bisognerebbe andare a leggere e interpretare tutte le norme (7) elencate in testa al decreto, accertarsi se siano ancora in vigore o modificate o eliminate, capire se riguardano i soggetti (MIPAAF e pescatori non professionisti) coinvolti in questa querelle… ho dato una lettura superficiale al
    Regolamento CE 1967/2006 ed ho trovato:
    (21) Data l'importanza della pesca sportiva nel Mediterraneo, occorre garantire che essa venga
    praticata in modo tale da non interferire in misura significativa con la pesca commerciale,
    che sia compatibile con lo sfruttamento sostenibile delle risorse acquatiche vive e che
    rispetti gli obblighi comunitari con riguardo alle organizzazioni regionali per la pesca.
    inoltre al Capo VI (Pesca non commerciale) c'é l'art.17 relativo alla pesca sportiva… non ho trovato altro che ci riguardi, il regolamento é lunghissimo (56 pagine) e il resto é tutto dedicato alla pesca professionale… altra notizia di oggi sentita in un tg: la Commissione europea della pesca ha stimato che da luglio finirà la nostra autosufficienza di pescato nel mediterraneo, nelle pescherie sarà venduto principalmente pesce proveniente da altri mari e 1/3 delle imprese di pesca professionale dovrà cessare l'attività… le nostre previsioni più pessimistiche si stanno avverando…

    Quote:

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    … il decreto Galan è valido o no? E' abusivo o no?

    e chi lo sa? bisognerebbe andare a leggere e interpretare tutte le norme (7) elencate in testa al decreto, accertarsi se siano ancora in vigore o modificate o eliminate, capire se riguardano i soggetti (MIPAAF e pescatori non professionisti) coinvolti in questa querelle… ho dato una lettura superficiale al
    Regolamento CE 1967/2006 ed ho trovato:
    (21) Data l'importanza della pesca sportiva nel Mediterraneo, occorre garantire che essa venga
    praticata in modo tale da non interferire in misura significativa con la pesca commerciale,
    che sia compatibile con lo sfruttamento sostenibile delle risorse acquatiche vive e che
    rispetti gli obblighi comunitari con riguardo alle organizzazioni regionali per la pesca.
    inoltre al Capo VI (Pesca non commerciale) c'é l'art.17 relativo alla pesca sportiva… non ho trovato altro che ci riguardi, il regolamento é lunghissimo (56 pagine) e il resto é tutto dedicato alla pesca professionale… altra notizia di oggi sentita in un tg: la Commissione europea della pesca ha stimato che da luglio finirà la nostra autosufficienza di pescato nel mediterraneo, nelle pescherie sarà venduto principalmente pesce proveniente da altri mari e 1/3 delle imprese di pesca professionale dovrà cessare l'attività… le nostre previsioni più pessimistiche si stanno avverando…

    Quindi ci sarà un fermo della pesca commerciale?La cosa da un lato è buona,ma sono sicuro che non sarà rispettata….Qua purtroppo,ognuno fa quello che vuole…

    Quote:
    Quindi ci sarà un fermo della pesca commerciale?La cosa da un lato è buona,ma sono sicuro che non sarà rispettata….Qua purtroppo,ognuno fa quello che vuole…

    mi sono espresso male, non é un fermo imposto ai professionisti, dovranno cessare l'attività per mancanza di pescato, non avranno pesce da vendere

    Come si suole dire, SIAMO ARRIVATI ALLA FRUTTA!!!  calabria2

    1

    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Avete seguito oggi la notizia al TG su quei pescatori definiti 'abusivi' (bisogna poi vedere se erano solo abusivi, cioè non regolari) che sono stati scoperti a pescare nel parco marino ligure?
    Tra le altre cose è stato proposto il fermo della pesca per due anni: se dovesse passare questa proposta (giustissima secondo me) inizieranno però i 'dolori' anche per noi, in quanto il fermo si estenderebbe sicuramente anche ai pescatori dilettanti. Ed estendere il fermo dalla Liguria ad altre regioni il passo è breve…
    Non voglio fare l'uccello del malaugurio, ma sappiamo come funzionano le cose in Italia: si aspetta sempre che si crei un precedente, a cui poi ci si rifanno anche tutti gli altri.
    Speriamo solo che ai pescatori dilettanti venga concesso di pescare almeno con il C&R obbligatorio, perlomeno potremo divertirci anche se non tratteniamo il pescato…

    Nonnoroby magari lo facessero un fermo totale della pesca in tutta Italia…sicuramente ci sarebbe un po' di ripopolamento
    anche se io sono sempre più convinto che il mare, se trattato come si deve (zero inquinamento, zero scarichi abusivi e rifiuti, zero porcherie radioattive e petroliere varie, zero pesca distruttiva a strascico vicino la riva, zero esemplari sottomisura catturati), riuscirebbe a sfamare la totalità della popolazione mondiale solo con il pesce…

    Quote:
    Avete seguito oggi la notizia al TG su quei pescatori definiti 'abusivi' (bisogna poi vedere se erano solo abusivi, cioè non regolari) che sono stati scoperti a pescare nel parco marino ligure?
    Tra le altre cose è stato proposto il fermo della pesca per due anni: se dovesse passare questa proposta (giustissima secondo me) inizieranno però i 'dolori' anche per noi, in quanto il fermo si estenderebbe sicuramente anche ai pescatori dilettanti. Ed estendere il fermo dalla Liguria ad altre regioni il passo è breve…
    Non voglio fare l'uccello del malaugurio, ma sappiamo come funzionano le cose in Italia: si aspetta sempre che si crei un precedente, a cui poi ci si rifanno anche tutti gli altri.
    Speriamo solo che ai pescatori dilettanti venga concesso di pescare almeno con il C&R obbligatorio, perlomeno potremo divertirci anche se non tratteniamo il pescato…

    Quoto.Nel caso le cose andassero così(sperando che ci sarà solo un fermo sui pescatori professionisti)sarei contento se per la pesca sportiva sarebbe obbligatorio il c&r,sapete quante persone non ci andrebbero più?O al massimo che si possa trattenere un pesce che non sia inferiore ad un certo peso.Conosco gente che tratterebbe anche le castagnole! <xcalabria<

    1

    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

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    Nonnoroby magari lo facessero un fermo totale della pesca in tutta Italia…sicuramente ci sarebbe un po' di ripopolamento
    anche se io sono sempre più convinto che il mare, se trattato come si deve (zero inquinamento, zero scarichi abusivi e rifiuti, zero porcherie radioattive e petroliere varie, zero pesca distruttiva a strascico vicino la riva, zero esemplari sottomisura catturati), riuscirebbe a sfamare la totalità della popolazione mondiale solo con il pesce…

    Non sono un biologo, per cui posso solo esprimere considerazioni personali che potrebbero anche essere errate.
    Mediamente i pesci raggiungono la maturità sessuale e quindi riproduttiva nei primi 2 anni di vita (parlo in generale), per cui il fermo totale del prelievo per 2 anni consentirebbe ai pesci almeno di riprodursi. Il prelievo indiscriminato (regolare o irregolare) lo porrei quindi al primo posto tra le maggiori cause del depauperamento ittico.
    Un gradino più sotto (ma alto appena una spanna) porrei quindi l'inquinamento delle acque e convengo fortemente con te che lo scarico di sostanze nocive in mare segue in modo molto ravvicinato l'eccessivo prelievo.
    I due problemi pongono però delle soluzioni diverse, di cui trovo la prima estremamente difficile da applicare senza causare enormi problemi sociali: come 'sostenere' i pescatori professionisti durante il fermo dei due anni, ovverosia abbiamo abbastanza risorse per pagare una sorta di cassa integrazione per tutti i pescatori d'Italia? Perché è chiaro che non possiamo mettere sul lastrico da un giorno all'altro intere famiglie che hanno come unico introito la pesca.
    Cioè, la soluzione si potrebbe anche trovare (p.e. con i contributi della CE, la conversione del lavoro, la creazione di allevamenti e tante altre cose che adesso non mi vengono in mente), ma richiede lunghi periodi per l'organizzazione, mentre il tempo che abbiamo a disposizione è molto più breve: le 'fattrici' bisogna salvarle adesso, perché se dal mare scompaiono le fattrici come si riproducono i pesci?
    La soluzione di questo problema la vedo quindi in estrema salita.
    Più facile (si fa per dire…) potrebbe invece essere la soluzione del secondo problema, in quanto implica la responsabilità diretta di coloro che inquinano: chi sbaglia deve pagare, e anche in modo salato, se solo chi è preposto ai controlli facesse sino in fondo il proprio dovere (quante connivenze si scoprono ogni giorno… e spesso non pagano né inquinatori né controllori…)

    Chiedo scusa di questa 'filosofia spicciola', ma l'argomento è di tale vastità che richiederebbe approfondimenti talmente impegnativi che non solo non sono in grado di sostenere, ma sarebbero anche necessarie decine e decine di pagine di post…

    Quote:
    Avete seguito oggi la notizia al TG su quei pescatori definiti 'abusivi' (bisogna poi vedere se erano solo abusivi, cioè non regolari) che sono stati scoperti a pescare nel parco marino ligure?
    Tra le altre cose è stato proposto il fermo della pesca per due anni: se dovesse passare questa proposta (giustissima secondo me) inizieranno però i 'dolori' anche per noi, in quanto il fermo si estenderebbe sicuramente anche ai pescatori dilettanti. Ed estendere il fermo dalla Liguria ad altre regioni il passo è breve…

    Ma nei Parchi Marini, non vige già il divieto di pesca permanente? Oppure si vuole estendere tale divieto a tutto il Mediterraneo, per due anni? Se così fosse, saremmo fregati …

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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

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    Quoto.Nel caso le cose andassero così(sperando che ci sarà solo un fermo sui pescatori professionisti)sarei contento se per la pesca sportiva sarebbe obbligatorio il c&r,sapete quante persone non ci andrebbero più?O al massimo che si possa trattenere un pesce che non sia inferiore ad un certo peso.Conosco gente che tratterebbe anche le castagnole!

    Questi pseudo-pescatori sportivi, per me, dovrebbero scomparire dalla faccia della terra, anche perché per colpa loro siamo tutti accomunati tra coloro che contribuiscono fortemente alla scomparsa del pesce.
    Per quanto riguarda il C&R, ad essere estremamente sincero, io non sono mai stato tra coloro che lo sostengono ad ogni costo, anzi sono stato sempre contrario verso quelli che cercavano di fare una sorta di 'campagna moratoria' per convincere gli altri a praticarla. Tuttora la penso così, in quanto ritengo che il pescatore sportivo che rispetti la legge influisce solo minimamente alla diminuzione del pescato (ma ho anche sempre sostenuto che i limiti vigenti sulle dimensioni e sulla quantità del pescato giornaliero andassero rivisti, in quanto ridicoli).
    Se però viene scientificamente comprovato che anche nel nostro piccolo rappresentiamo comunque un pericolo per la salvaguardia della fauna marina, sono il primo ad accettare il C&R senza la minima rimostranza e non esiterei un attimo a sostenerlo sino in fondo.
    Sarei invece molto meno accondiscendente se mi proibissero di pescare in ogni caso, perché questo non avrebbe più senso.

    1

    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Quote:

    Ma nei Parchi Marini, non vige già il divieto di pesca permanente? Oppure si vuole estendere tale divieto a tutto il Mediterraneo, per due anni? Se così fosse, saremmo fregati …

    In genere nei parchi marini vige il divieto assoluto di pesca professionale, mentre per la pesca sportiva vengono distinte tre zone (varia da parco a parco):
    – zona A con assoluto divieto di pesca ed ormeggio dei natanti (è consentito solo il bagno ed immersioni esplorative in apnea)
    – zona B in cui è consentita la pesca sportiva limitata (n. di canne, ami, tipi di pesce, dimensioni, quantitativi, ecc.)
    – zona C consentita alla pesca sportiva senza restrizioni, salvo quelle previste dalla legge

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