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Quando usare la bolognese e quando l’inglese..?

Forum PESCA ALL’INGLESE & BOLOGNESE Quando usare la bolognese e quando l’inglese..?

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 18 totali)
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  • Bentrovati amici…
    Volevo trattare alcune personalissime considerazioni dopo un paio di settimane di pesca a dicembre.
    Ho frequentato lo stesso spot quasi tutti i giorni più che per la voglia di prendere pesci principalmente per approfondire e comprendere meglio uno spot che conosco a memoria ma in condizioni estive.

    Il primo approccio con mare montante era stato un bel gallegggiante bodied da 5 gr, filo al mulinello 0.14 e classico terminale da pesca all'inglese… bene..
    Anche se l'allestimento riusciva a stare perfettamente in pesca… niente di niente… ma in quello spot non c'è mai niente.. stavo sbagliando.

    Taglio tutto, galleggiante semisferico con deriva e classica spallinatura da pesca a bolognese… peso complessivo del calamento 6/7 gr…
    Un altro mondo : una mangiata dopo l'altra il galleggiante anzicchè tagliare le onde aveva un movimento che assecondava l'onda stendendo subito dopo la risaca il terminale e facendolo strisciare sul fondo… e proprio mentre l'onda lo alzava spesso i muggini si lasciavano tradire.

    Altro giorno… mare in scaduta… felice della precedente pescata riprovo con lo stesso allestimento a bolognese… stesso scoglio, stessa intensità d'onda ma fase di mare diversa… nada de nada… neanche una mangiata…
    Il mare intanto si placa… le fiondate di pastura mista a bigattini sono sempre più precise e lente nel disgregarsi… pensai tra me e me : è pesca all'inglese !
    Detto fatto : aristacco tutto e rimetto il galleggiante bodied con 2 pallini e terminale libero…

    Tack !!! altre specie una dopo l'altra : donzelle , saraghi e soprattutto mormore…

    In conclusione, anche dopo anni che pratico questa tecnica ho imparato che la versatilità e il senso di azzardo, di cambio dell'allestimento a volte sono essenziali ai fini della riuscita.
    Bisogna cambiare, e cambiare e cambiare…
    La pigrizia non deve esistere; nessun timore a tagliare tutto ciò che magari rilassandoci nel pomeriggio avevamo allestito minuziosamente… se non funziona non c'è storia : serve altro.
    Un giorno dall'8 grammi semisferico sono sceso al 4 gr a pera rovesciata… per poi concludere con uno di tipo affusolato da 2 gr…
    Perdere 15 min piuttosto che stare col galleggiante a mollo in modo errato ha un senso.
    Anche le dimensioni dei pallini, gli stessi pallini al posto dei cilindretti, la loro distanza dall'amo e pesantezza… una bella torpilla e via la spallinata… provare e riprovare disposizioni diverse.
    ma soprattutto essenziale non seguire dogmi :
    in una bella battuta avevo un pallino del numero 7 a 10 cm dall'amo.. e i muggini mangiavano lo stesso.. altre volte 1,5 m di terminale riverge 0.12 non erano sufficienti e dovevo ancora aggiungere filo…
    L'allestimento giusto è quello che in quel giorno funziona… domani potrebbe essere il contrario!
    Croci e delizie di questa fantastica tecnica semplice e complicata allo stesso tempo…
    Un ultima cosa che ritengo essenziale… sondate il fondo prima di dire che non c'è nulla e iniziate a capire cosa e quanto c'è la sotto di fronte a voi..
    numero 1 GOOD LUCK !!!

    Ottimo post!!! In effetti nella pesca non bisogna mai lasciare nulla al caso. E quando passano le ore e il nostro galleggiante non è sceso nemmeno per errore non bisogna aver paura di cambiare tutto, a partire dalla tecnica di pesca per poi passare naturalmente alle montature. Una domanda: come usi montare la canna all'inglese e a bolognese? Cioè, che montature fai solitamente!

    Inviato da mio iPhone usando Tapatalk

    Ciao Peppe, come tutti ben sappiamo ogni pescata è una storia a se. Tante volte affrontiamo una battuta in un certo modo perchè la volta precedente, in cui le condizioni erano simili, avevamo avuto buoni risultati ed invece nulla, buca totale. Dopo tanti anni di pesca a galleggiante io ho abbandonato qualunque diversificazione ed infatti nella mia cassetta troverai solo 5/6 galleggianti inglesi di diversa grammatura e foggia, in maggior numero tubi trasparenti piombati. Ciò per dirti che, a mio parere strettamente personale, il tipo di galleggiante usato (sfera, pera, goccia, tradizionale, inglese ecc) non ha una causa diretta sulle abboccate che dipende in larga misura dalla piombatura, dalle altezze che determinano il modo di presentare l'esca. Pesco quasi sempre con le penne di plastica trasparente, solo qualche volta uso i bodied, con qualunque tipo di mare. Capita a volte che non si vedano abboccate nonostante le condizioni perfette del mare e allora penso che possa trattarsi di forti correnti che fanno lavorare male l'esca, per cui aggiungo sul finale, di solito privo di qualunque zavorra, un pezzetto di 1/2 cm. di pilo di piombo sottile, variando magari la posizione. Ciò di solito mi ha risolto la pescata.

    Ciao Nicola… anche io credo che ai fini della mangiata ciò che sta giù abbia molta più incidenza rispetto al galleggiante, la cui funzione è di sostegno…
    Personalmente quando il mare inizia ad avere onde che si susseguono con più frequenza e superiori ai 60/70 cm, da riva sul misto inizio a gestire male le penne e i bodied… mi serve un galleggiante da bolognese…
    Credo che se tu usi quei tipi di galleggianti sempre, peschi da posizioni sopraelevate come banchine o scoglere… sbaglio?
    Se pescassi sempre con le penne.. col mare un pò agitato ad ogni onda il filo verrebbe trainato sulla battigia dall'onda e il galleggiante inglese andrebbe giu e su a ritmo delle onde…
    ho pescato anche così… ma se pur con l'occhio e la mano allenati mi sento spesso impedito. <xcalabria>x<

    Quote:
    ……Credo che se tu usi quei tipi di galleggianti sempre, peschi da posizioni sopraelevate come …..

    Hai ragione, pesco quasi sempre da scogliera perchè non mi muovo se non c'è mare formato. Ho comunque utilizzato i galleggianti inglesi anche da spiaggia e con mare mosso. In questo caso alla bolognese preferisco la mia vecchia inglesina e il trucco per non far fare il su e giù al galleggiante è di pescare con il cimino in acqua.

    Più che un trucco questo è lo standard in condizioni di vento o come peschi tu ( sopraelevato ).
    Nella tua situazione anche con mare mosso si crea una pancia di filo che ti permette di tenere in pesca il galleggiante e di effettuare una passata che termina a ridosso degli scogli.
    Quando sei a livello del suolo e l'onda si infrange sulla battigia per quanto tu possa tentare di tenere il cimino in acqua o comunque basso in assenza di scafandri alle gambe, ad ogni onda l'acqua eserciterà sempre una trazione sul filo… e agiterà sempre il galleggiante..
    L'unico modo è dare filo in continuazione in contemporanea col frangersi dell'onda con i rischi di non ferrare prontamente, incagliare e perdere tutta la montatura specie su misto, ma soprattutto non essere in pesca nel punto desiderato e di non poter gestire il galeggiante con annesso terminale a piacimento.
    Per tutti questi motivi : stacco e passo alla bolo, sottolineando che siamo in una situazione di pesca da riva su di una spiaggia a fondale misto.
    Da posizioni sopraelevate ci ho pescato di rado, ma in quella situazione sono d'accordo con te.

    salve ! vorrei in qualche modo, intervenire al topic proposto : quando usare la bolo e quando all'inglese. nei miei trascorsi di pescatore, per un certo periodo, mi sono diletto a queste due tecniche. dopo un'inizio di pesca con l'inglese, non pienamente soddisfatto a questo sistema, sono passato alla bolo. il sistema da me adottato( non escludendo le peculiarità positive dell'inglese ) prevede una modifica al galleggiante tradizionale ( quello a pera rovesciata ). asporto la deriva, quindi, con la punta di una piccola forbice ingrosso il foro della deriva, che mi consente il fissaggio, al suo interno, di una microgirella  con una goccia di attack. questo escamotage, mi permette di inserire sul trave in modo derivato sulla lenza madre, lo fisso con un bulck pallini di piombo di varie misure, fino alla taratura in leggero difetto, alla fine del trave, lego una micro girella che mi dà l'attacco al terminale, questo, sarà l'unico peso aggiuntivo al bulck. il sistema da me descritto, mi da molti vantaggi : nessun intrigo in fase di lancio, il modo ondoso, anche importante, non influisce minimamente ( solo l'abboccata del pesce affonda il galleggiante ), consente all'insidia di viaggiare alla stessa altezza della pastura, che dovrà essere molto leggera, ma frequente ad ogni passata ( 6 o 7 larve per volta ), l'immediata entrata in pesca del sistema. per quanto riguarda le misure dei terminali, sarà il mare a deciderli, molto spesso, si pensa che il monofilo più è sottile, meno i pesci lo vedono, niente di più falso. il filo più sottile, permette all'insidia più naturalezza nella presentazione abbinata ad un amo sottile, ma, robusto ( il mercato….ne offre ). il sistema descritto, si avvale, come senz'altro avrete intuito, di una via di mezzo tra i due sistemi di pesca, diciamo, un compromesso tra i due pensieri. la consiglio dalle scogliere, e, essenzialmente con modo ondoso, anche importante. preciso inoltre, di non essere precursore di questa tecnica….ma…. un attento osservatore rivolto a pescatori molto in gamba !!!

    I galleggianti tradizionali da bolo modificati con attacco da inglese (come quello in foto) esistono in commercio già da parecchi anni.

    1389621956.jpg

    >xcalabria>x<…
    Mi sà che ho fatto proprio la scoperta dell'acqua calda… mai presa minimamente in considerazione l'ipotesi di usarlo..

    Comunque pensandoci, e per pigrizia, devo assolutamente testare i galleggianti sferici piombati..
    credo siano la via di mezzo più efficace, con meno ingarbugli possibili e versatili nella condizione intermedia ai due estremi tra inglese e bolognese.

    Quote:
    I galleggianti tradizionali da bolo modificati con attacco da inglese (come quello in foto) esistono in commercio già da parecchi anni.

    1389621956.jpg

    salve ! conosco perfettamente il galleggiante illustrato, come tutti i galleggianti piombati compresi quelli all'inglese. il problema di tutti i galleggianti piombati, è nel fatto, che con mare mosso, conseguente, in genere da vento, danno costantemente problemi di tenuta ( affonda costantemente, il vento condiziona la passata sul bando della lenza ). il sistema che ho esposto, risulta molto….ma molto più efficiente, specie in fase di abboccata. il derivato sulla microgirella ( previa asportazione della deriva ) la funzione del bulck, in pratica la sostituisce, in che modo ? costruzione del sistema pescante : si fissa i primo piombino, n° 6 ), inserisco il galleggiate a battuta sul piombo, a meno di un cm. secondo piombo dello stesso numero e a seguire il resto della piombatura con misure crescenti e a scalare tutti raccolti a toccarsi. in pratica, il bulck tiene ancorato il galleggiante e segue la corrente in modo corretto. solitamente pescavo con questo sistema, su scogliere con profondità intorno ai tre mt e 1/2  / quattro, e, raramente avevo incagli sul fondo avendo il resto della lenza senza alcun piombo. utilizzavo galleggianti di 2 o 3 gr. non avevo necessità di più pesanti, in quanto, se mi serviva la distanza era sufficiente forzare il lancio. il sistema, come ovvio, non consente la pesca a trattenuta ! ( aspetto fondamentale, la piombatura in leggero difetto rispetto alla portata dello stesso )

    Se potessi illustrare con un disegno o foto ti sarei grato perchè non riesco a capire questo sistema. Per quanto riguarda i problemi di tenuta dei galleggianti inglesi al moto odoso ed al vento, come è emerso dalla discussione in corso, i rimedi ci sono. D'altronde la pesca all'inglese è nata proprio per riuscire a pescare in condizioni meteo avverse.

    Effettivamente ci ho capito poco anche io.. uno schema sarebbe meglio.

    Nicola a quali rimedi ti riferisci? Oltre ad eliminare qualche rondella di piombo al galleggiante non ne conosco altri.. un aiutino ..?
    numero 1

    Quote:
    ……Nicola a quali rimedi ti riferisci? Oltre ad eliminare qualche rondella di piombo al galleggiante non ne conosco altri.. un aiutino ..?

    Ciao Peppe, mi riferivo semplicemente alla pesca da postazione sopraelevata e alla pesca con cimino in acqua di cui, appunto, si parlava sopra. Non mi piace ridurre la piombatura perchè si sfalsano le abboccate.
    numero 1

    salve ! al momento non sono in grado per una foto in macro, un disegnino……lassamo perde ! uno schemino ce provo. galleggiante pera rovesciata 2 gr. asportazione della deriva ( in genere,astina in carbonio o  metallica) incidere con una lama la verniciatura alla base del galleggiante togliendola, quindi con l'aiuto di una pinza roteare e sfilare l'astina, piccolo ingrossamento del foro aiutandosi con la punta di una piccola forbice, qui verrà alloggiata una microgirella fissandola con una goccia di attack, un occhiello all'interno, uno esterno. fin quì mi sembra abbastanza chiaro. lenza madre 014 andremo a fissare nell'ordine :

                                            1 piombino  n° 6  peso gr. 0.130
                                                            —- spazio di 1 cm. inserire foro girelle-galleggiante
                                            1   "     "     n° 6  peso gr. 0.130
                                            1   "     "      "  5   " "    "   0.150
                                            1   "     "      "  4   " "    "   0.180
                                            1   "     "      "  3   " "    "   0.220
                                            1   "     "      "  2   " "    "   0.270
                                            1   "     "      "  3   " "    "   0.220
                                            1   "     "      "  4   " "    "   0.180
                                            1   "     "      "  5   " "    "   0.150
                                            1   "     "      "  6   " "    "   0.130
                                            1   "     "      "  8   " "    "   0.070

    in fondo a questa lenza ad 1 mt/1.50 legheremo una piccola girella che darà l'attacco al terminale che sarà del 010/12, lunghezza mt 1.50, amo consigliato, n° 18 leggero e robusto ( tubert. serie 15 o 27, spero di non fare pubblicità occulta ), esca un bigattino appuntato sulla coda. dato che ci sono, consiglio corretto posizionamento pallini di piombo : pinzare e serrare  il primo in fondo alla lenza, quindi, munirsi di una candela in cera, fare alcuni passaggi sù e giù di cera con la lenza tesa a monte del piombino appena serrato, fare scorrere il piombino, ripetere l'operazione a tutti i passaggi di ogni piombo, eliminare il primo tratto di lenza interessata al serraggio dei piombini. questo sistema, vi darà la possibilità di variare la profondità, qualora necessiti, che avverrà naturalmente, con lo spostamento del bulck stesso, senza rischiare la lenza. un'ultima annotazione, l'ultimo piombo il n° 8, ha una funzione non casuale, se dovessero calare le abboccate, provate a spostare il n° 8 a ridosso della girella/attacco terminale, vi farà variare la passata un po più in basso. questo è quanto ! più chiaro di così…….
         

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