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Forum › PESCI & CATTURE › Spinning – Catture di Adrenalina
Telefonata di Stefano Passarelli: "Ciao Gianni, sabato scorso abbiamo fatto il filmato per la Shimano!!! Una guerra di tonni, mangianze che si formavano in continuazione, hai voglia di venire a cercarli a spinning??? Niente lavoro, solo divertimento. Ci sarà da viaggiare fino al nord, ma i tonni ci sono! Porto anche le canne da traina, ma niente drifting, ti va? Viene anche Claudio"
Mi consulto con Claudio e decidiamo di affrontare una giornata pesante, ma con qualche aspettativa importante.
L'incontro con l'attrezzatura e Stefano: "Ma che dovemo anna' in Libia a fa' la guera?"
L'appuntamento con gli skipper, il nome della barca è tutto un programma
Ragazzi, purtroppo le mangianze si sono diradate, i tonni ci sono ma sarà difficile prenderli a spinning, meglio il drifting.
Nooooooo! Proviamo lo stesso, ormai siamo qui… e niente sarde!!!
Sarà una scelta da "cuore di spinner" ma fatale.
L'attrezzatura da guerra
Cerchiamo i tonni e li troviamo, su suggerimento di Paolo via radio, molte miglia fuori, sono profondi e qualche strike a drifting è stato fatto da altre barche, seguiti da release.
Le leggi per la salvaguardia della specie ha portato di nuovo i nostri amici nel mare.
Dài avvicinatevi! Ci avviciniamo, lanciamo verso l'imbarcazione identica a quella di Paolo, riceviamo molti insulti in romagnolo, ci accorgiamo della gaffe, un cenno di scuse e troviamo l'equipaggio "amico" qualche centinaio di metri a sud.
Le mangianze sono rade e portate rapidamente da esemplari solitari: salgono, fanno uno sconquasso per pochissimi secondi, e non ci danno il tempo di arrivare a tiro perchè spariscono nel blu.
Soltanto una volta sono riuscito a lanciare il jig con il gorgo ancora visibile. Troppo poco.
Facciamo un po' di traina ed abbiamo la fortuna di assistere a dei salti spettacolari di tonni dai 30 in su, uno sembrava da una piotta più o meno, non hanno voglia di abboccare agli artificiali.
La radio ci informa di altri strike a drifting, uno seguito da rottura veemente.
Ci si riposa con un orecchio alle guide: " Pesce! " Tutti in piedi, ma poi ci si rimette a prendere il sole.
Mentre si traina ci si consola con un po' di storie e barzellette
Con l'immancabile elisir di mirto autocostruito
Poi finisce tutto in politica
Abbiamo avvistato i delfini, una Caretta, i tonni, ma nulla in canna.
Dopo 24 ore esatte si rientra all'ovile.
Comunque uno splendido cappotto.
Dopo un paio di mezzi cappotti in cui ho catturato e rilasciato immediatamente una riccioletta da 700 gr, slamato un serrotto da un chilo e mezzo circa, e qualche spigo letta a gomma insieme a Massimo,
finalmente arriva una mattinata da raccontare.
Mi sento con Roberto: “Che ne dici di tornare a pesca insieme dopo tanto tempo? Ti preparo la canna da spinning ed impari i rudimenti. Preferisci dedicarti al luccio o ai persici, oppure vogliamo tornare a trote in montagna?” “Lo sai che per me va bene qualsiasi cosa, importante è attenuare lo stress accumulato e trascorrere una giornata insieme come ai vecchi tempi”
Con Roberto siamo amici da quasi quarant’anni, compagni di banco alle medie ed al liceo, partner di pesca affidabili per tanto tempo, abbiamo girato per lungo e largo fiumi, torrenti, laghi, ed il mare.
“Dài ci vediamo sulla piazza del paese alle 6, preparami una cannetta leggera per i persici!”
Alle 6 in punto siamo nel bar dove una bella signora mora ci serve un caffè strepitoso ed una bomba alla crema, si va al lago.
Per Roby ho preparato una Eupro 5/8, da 6 piedi con mulo oasys 2000 caricato con sunline da 8 libbre e terminale seguar 028, lo faccio cominciare con un salmo da 5 cm floating giallo ed un count down sempre da 5. Dopo un centinaio di metri percorsi lanciando: “Ce l’ho!” “ Bravo Roby!” Purtroppo è un lucciotto e taglia il filo alla prima girata di testa. Ci alterniamo scavalcandoci e provando varie postazioni, purtroppo pesciotti non se ne vedono ed allora mi concentro sulla pesca al luccio.
Ho la 783 da 6’ 6” 5/8 in gl3, e capisco subito perché bisogna andare corazzati: non è adatta per gestire grandi swimbait, è troppo molle, comunque il mio spirito di adattamento non mi fa pesare più di tanto il problema.
Ci lasciamo alle spalle due carp fisher ed un cane che abbaia, e continuiamo a battere le sponde. Dopo circa 400 metri individuo uno spot con un gradino accentuato a due metri da riva ed un albero caduto in acqua, monto una swim bait della storm e lancio lontano, in una direzione tale da consentire un recupero radente all’albero. L’ancoretta in pancia l’ho fissata al silicone per evitare accavallamenti durante il lancio, la sento cadere sul fondo ed inizio un recupero a saltelli, sento la coda vibrare e mantengo il controllo dell’artificiale a pochi centimetri dal fondo, quando sono ad un paio di metri dal gradino una botta secca ed un appesantimento molto importante sulla vetta, ferro verso l’alto, la canna la sento piegarsi all’inverosimile, ma non parte nulla.
Possibile sia un incaglio? No, no la botta era troppo forte, ma la lenza è bloccata sul fondo, all’improvviso inizia a muoversi a destra e sinistra come se un grosso pesce là sotto muovesse la testa per liberarsi da un fastidio, ferro, e ferro di nuovo, il pesce si muove e lo forzo, un po’, verso di me, sembra indeciso sul da farsi e si fa spostare verso la superficie.
All’improvviso si esibisce in un salto interminabile, immaginate i cartoni di Sampey, il pesce, UN METRO di luccio verdone completamente fuori dall’acqua, la testa che si scuote verso il cielo, le branchie aperte, la bocca spalancata verso il sole.
Dalla bocca fuoriesce il cavetto d’acciaio per circa dieci centimetri, bene! Ne ha almeno quindici in bocca, più la grossa esca, tre ferrate, anche se portate con una canna morbidina dovrebbero aver sortito una buona penetrazione dell’amo e dell’ancoretta……………………
Mi sbagliavo, mentre ricade con la bocca spalancata verso il basso si libera dell’esca che si aggancia ancora per qualche secondo sotto la pinna pettorale destra, il pesce mi sbeffeggia mostrandomi la grossa coda, slamandosi ed inabissandosi di nuovo verso la postazione di caccia. Roberto era qualche metro avanti e si precipita verso di me in seguito al tonfo del luccio che ho stimato dai quattro ai cinque chili.
“Che cos’era? Gianni che era?” “ Un coccodrillo Roby, mi sono fatto inc@lare da un coccodrillo!”
“L’avrei liberato ma volevo batterlo e fotografarlo! Invece mi ha fregato lui!”
Ragazzi, non avevo mai visto una cosa del genere a meno di cinque metri dai miei occhi, ancora adesso quando chiudo gli occhi mi sbeffeggia “moviolando” : vedo l’acqua aprirsi lentamente, le fauci uscire ed aprirsi verso il sole, i bianchi opercoli allargarsi, le branchie allontanarsi dall’esca inghiottita, la giravolta del corpo e lo sputare l’esca che impunemente aveva osato ingannarlo, l’ultimo tentativo dell’amo di agganciare quel maestoso animale. La coda salutarmi con scherno.
“Ti do’ appuntamento alla prossima volta, e con la stessa esca!”
Passato il batticuore mi armo di santa pazienza e continuo a sondare il lago con più impegno di prima.
“Gianni io inizio ad avviarmi, ci vediamo tra un’oretta alla macchina, voglio provare in quelle anse laggiù”
“Bene, ho visto che prima hai scappottato, era un piccolo black vero?”
“ Si un paio di etti, liberato in perfetta forma!”
Dopo un centinaio di metri trovo una zona simile alla precedente, lancio verso il largo ed avverto prima un appesantimento, poi una botta a cui rispondo con una pronta ferrata, penso di aver ferrato un sommergibile che parte tutto in diagonale verso destra, non dà testate, non scoda, partenza veloce e lineare verso destra, pompa all’inverosimile…
“Sarà una carpa presa per la coda? No, non sento scodare, un luccio gigante si comporta forse così? No, non credo, allora ho preso una lenza con un pesce gigante attaccato! Dopo venti minuti penso che neanche un tonno avrebbe mantenuto quella potenza di pompaggio, salto in acqua ed inizio a bagnare il mulo, controllo l’integrità dell’innesto ed il pesce ricomincia a pompare come non mai.
Forse hanno lanciato quei c@zzo di maledetti siluri anche qui! No, dovrebbe pesare almeno cento chili, non capisco!!!
Chiudo la frizione dello Stradic 4000 armato con sunline da 20 libbre che sta sfregando da tanto tempo su un albero caduto in acqua, ho paura per la sua integrità, ma finora ha tenuto bene. Non basta chiudere, devo poggiare la mano ed inizio a pompare con la mano sulla frizione e recuperare, sembra che il pesce abbia esaurito le sue energie, non è così, come mi fermo avverto di nuovo una forte trazione e sfrizionamento. Robertoooooooooo! Vieni ad aiutarmiiiiiiii! Ho un sommergibile in cannaaaa!
Il telefono mi squilla in tasca, sicuramente è Roby, ma ho bisogno di entrambe le mani e non posso rispondere. Continuo piuttosto a bagnare con acqua fresca il mulo.
Dopo 35 lunghissimi minuti ecco comparire al largo un barchino proveniente dalla sponda opposta del lago.
Grazie, vieni a darmi una mano?
Lui mi risponde: “Guarda che mi hai preso! Avevo messo l’innesco per le carpe proprio lì davanti!”
“C@zzo, ho combattuto per ben quaranta minuti contro una canna da carp fishing ed un mulo 18000? Ecco perché qualsiasi cosa pensassi non aveva poi un riscontro oggettivo! Quando pensavo di aver girato la testa al pesce era il pescatore che era salito sul barchino per capire quanto poteva essere grossa quella carpa e rincorrerla!”
E’ finito tutto con una sonora, amara risata ed una stretta di mano dopo la riconsegna dell’artificiale.
Roberto intanto mi aveva raggiunto ed ho raccontato, sfinito, una delle più assurde storie di pesca mai vissute!
Grazie e todos per i complimenti >>calabria>>.
Oggi a Roma è festa, e si va al mare con la famiglia. Non riesco proprio a fare l'imitazione della lucertola e quindi trascorro un paio d'ore in relax sul pedalò lontano dai bagnanti,
bellissimo ambiente
due lucciotti vengono a farmi visita, il primo taglia la coda dello shad di netto
il secondo non ci riesce con il martin da 28 gr <xxcalabria>x< , viene comunque liberato prontamente
Grazie ragazzi, le carpe non mi interessano più da tempo immemorabile, preferirei combattere solo 5 minutini con un luccio! <xxcalabria><x
Il luccio mi ha fatto dannare, non era un luccione, sui due chili e mezzo, allamato vicino ad un albero sommerso (un altro) ha fatto un giro attorno ad un ramo e ciao ciao allo spezzone di trecciato, al cavetto ed al mepps musky killer. Vi riporto soltanto un pezzo di natura del luogo
Le spiagge affollate di luglio ci portano a ricercare luoghi meno frequentati dulciacquicoli e prede fuori programma, sempre mentre cercavo lucci in un ambiente più facilmente raggiungibile da casa <xxcalabria>x<
Ieri si va a cercare siluri, sandre e lucci, il fiume sembra stia regredendo, l'acqua non è più color fango e si parte alla volta di Roma nord. All'arrivo le condizioni sembra siano buone, ma una repentina piena ci impedisce di proseguire la pescatina che sembrava promettere bene
Un barbo preso per la coda da Massimo con un simil mepps di decathlon
Una piccola sandra sempre a Massimo con un veltic, inutile dire che la mia capa tosta mi faceva usare prevalentemente artificiali di taglia e cavetto <xxcalabria>x<
Un piccolo siluro sul vivo preso da un ragazzo del luogo
Purtroppo il livello dell'acqua cresce di un metro in poco tempo e ci spostiamo in un altro spot: "morte civile", solo zanzare!
Ci si consola davanti ad un piatto di spaghetti con bottarga di spigola "auto costruita" ed un bicchiere di vino.
belle catture…
la sandra non l ho mai vista ..
i gamberi ne avevo uno nell acquario,anche se a molti non piacciono io lo tenevo nel mio acquario era davvero bello..il gambero della california …
il barbo è quello che ti fa divertire di piu,nel fiume da me preferisco pescare solo loro..
Ciao Gianni,
come sempre bellissimo report e bellissime le foto che nonostante la ridotta risoluzione risultano ricche di dettagli e piuttosto luminose. Così, incuriosito da queste belle immagini, ho dato un'occhiata alle caratteristiche tecniche della digitale con cui le hai scattate ed ho visto che la W90 è impermeabile sino a 6mt. A tal proposito volevo sapere se hai mai provato a fare foto sott'acqua.
Grazie … numero 1
Grazie per i complimenti ragazzi…
Questi sono della Louisiana, pescati uno per uno a gomma, usando le gomme di "scarto".
Ora che mi ci fai pensare foto non ne ho ancora fatte, e ieri non sarebbe stato possibile per la torbidità dell'acqua.
Per farti un'idea di come lavora ci sono i filmatini della pagina precedente:
http://youtu.be/yYZKm3I3HLI
a si gambero della louisiana…da noi si trovano come niente…è consigliabile prenderli e mangiarli,e non liberarli..anzi se ti vedono ti fanno una multa se li liberi…non sono del nostro paese
Dopo la sbornia del RADUNO ed un megacappotto al mare con soltanto un paio di inseguimenti da parte di mini serra, mi incontro con Ivan per la consueta uscita a trote in montagna.
Decidiamo di sondare un tratto paesano del torrente che ci regala soltanto un paio di belle trote slamate a testa, mangiano in modo strano, in punta di muso e non ne vogliono sapere di abboccare in maniera decisa.
Probabilmente sono state "pizzicate" troppe volte e non hanno voglia di "salire", seppur soltanto per una foto di rito, all'aria aperta.
Cambiamo spot e scendiamo qualche chilometro per sondare il tratto dell'anno scorso.
Anche qui non sembrano collaborare, le buchette ed i correntini sembrano deserti… poi troviamo la risposta all'apparente apatia: una bella orma recente di uno stivale.
"Quella è un'orma di dieci minuti fa, Ivan", decidiamo quindi di accelerare e fare soltanto un lancio per postazione. Ne prendiamo comunque un paio prima di incrociare un trotaiolo con la bolognese.
La mia sul mepps da 2
Ivan la frega con un autocostruito
Ne prenderò altre tre, mangiano davvero male e prediligono i mepps da 2, gli autocostruiti di Ivan ed i Martin non attirano neanche un pesce
Non è stata una mattinata proficua dal punto di vista delle abboccate, ma una bella occasione per rivedere un amico dopo un po' di tempo e fare una bella scarpinata sul torrente
p.s. le trote erano talmente "stronze" che questa del minivideo è anche andata via sottraendosi alla ripresa
Complimenti Gianni! >s<calabria>s<
I tuoi report con foto (meravigliose) mi fanno sognare ad occhi aperti!
P.S.: sicuro che non fai il fotografo? xcvt
Troppo buono, per lavoro faccio, a volte, anche il fotografo
Eccomi di ritorno dalle vacanze, quelle familiari, dove l'attrezzatura da pesca, pur sempre presente, passa in secondo piano.
Meta prescelta il Cilento, una zona che non avevo mai visitato.
In tre uscite una sola cattura, allora, come di consueto, vi regalerò qualche immagine della vacanza.
All'arrivo troviamo una festa della Madonna, a cui il paese di Ascea è molto devoto e le dedica una processione a mare accompagnata da bagno rituale al suo passaggio.
Il gabbiotto del bagnino
Tramonto a Capo Palinuro
… di giorno fuori…
… e la grotta azzurra al suo interno
La costa alta e frastagliata rivela stimoli per la fantasia:
l'urlo di Munch
Due portoni sul mare
Uno splendido affaccio
Salviamo la vita ad una signorina
Ai nostri tempi, ragazzi, bisognava spostare le mutande per vedere il c@lo, oggigiorno bisogna spostare il c@lo per vedere le mutande!
Altra fauna:terrestre…
e marina…
Il clima è sempre molto soleggiato, il mare è calmo: ottimo per la balneazione e le foto
… meno per la pesca: è uscito solo questo cuda al terzo lancio sull'sls "giallone"
la cura della suocera al Club M.E.D. del paesello (Magna E Dormi) si mostra in tutto il suo splendore: ammazza che panza!
L'abboccata mi ha dato l'impressione di una gara di scherma: piccola tocca di assaggio, stop al lento recupero, seguito da una ripartenza, a questo punto la netta sensazione che il pesce si arrotolasse attorno all'artificiale, come fa lo schermidore per disarmare l'avversario; la stoccata vincente però è stata la mia, con una ferrata che ha costretto il pesce ad un vivace combattimento.
Fuga veloce verso di me con salto frenetico, in questi frangenti mi allungo sempre verso il largo perchè il pesce si infila tra gli scogli e sono pronto a contrastarlo. Una raffiata e la cena è servita.
Un porticciolo molto ben organizzato, la diga foranea ha una comoda passeggiata illuminata dove si organizzano anche eventi culturali e degli scogli agibili
Mi augura il buongiorno poco dopo l'alba una signora addetta alle pulizie del porticciolo, sembra strano ma siamo in Italia, in Campania, e ci sono già alcune persone che svolgono con puntualità ed efficienza il proprio lavoro.
Un pensiero va all'ex sindaco: Angelo Vassallo era un uomo molto vicino alla popolazione.
Purtroppo ha perso la vita in un vile attentato.
FANTASTICO gianni come al solito i tuoi report fanno rivivere i tuoi momenti..
Palinuro viene chiamata la perla dello spinning, hai avuto poca fortuna >v<calabria>v<
In compenso il paesaggio è stupendo, comunque oltre alla ragazza in mini bikini ho visto belle mormorette..
Bravissimo già
Grazie, sarà la perla ma non d'agosto, popolazione a due zampe, quattro ruote e tripla elica impressionante!
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